Avete mai sentito
parlare della THREE HOLE CAKE?
No?
Beh, neppure io fino a
qualche giorno fa quando curiosando su vari blog di cucina ho visto che
iniziava a spopolare.
Mi sono detta “che
nome strano, chissà perché si chiama così” e ho fatto alcune ricerche:
Correvano gli anni ’20, in America era l’epoca del proibizionismo, Josephine Baker cantava la famosa La Canne à Sucre, ballava il Charleston e incantava con la sua bellezza esotica, gli alcoolici non si potevano consumare e fiorivano locali clandestini in cui bere whiskey in tazzine da tè.
Era l’epoca del Gangsterismo, di Al Capone e dei Ruggenti anni 20.
La recessione economica però non ha fermato le casalinghe che volevano dare un dolce alle loro famiglie.
Ma come fare senza uova, latte e burro?
Fu così che nacque la
three hole cakes.
Il nome viene dal
gesto che si fa nel prepararla, ovvero disegnando 3 “buchini” in cui mettere
olio, aceto e estratto di vaniglia.
E’ una torta che nasce
da una semplice reazione chimica che però ha bisogno dei suoi tempi per
svilupparsi.
Gli ingredienti sono
semplici e non ci sono latte, burro e uova (come avete capito dalla mia piccola
introduzione alla History channel), ma l’effetto è assicurato!
Ingredienti:
- 260g di farina 00
- 15g di dolcificante con stevia (Se volete usare lo zucchero potete semplicemnte usare 150 g di zucchero, magari anche di canna che è più buono al posto del dolcificante, sarà più goduriosa ^^)
- 40g di cacao amaro
- 1 cucchiaino di bicarbonato
- 1/2 cucchiaino di sale
- 1 cucchiaio di aceto bianco
- 5 cucchiai di olio di girasole (o di semi in generale)
- 200g di acqua fredda
- 1 cucchiaino di estratto naturale di vaniglia (quello liquido marrone, se non ce l’avete potete usare la vanillina)
Accendete il forno a
180°C.
Setacciate in una
terrina il cacao, la farina,il sale, lo zucchero e il bicarbonato.
Poi appiattite il
composto e fate 3 buchi con un dito o con il manico di una posata, devono
essere uno grande, uno medio e uno piccolo.
Rispettivamente
andranno a contenere:
- olio
- aceto
- estratto di vaniglia
Qui il tempismo è
ESSENZIALE!
Allora, riempite con
200 ml di acqua un bicchiere e tenetelo a portata.
Mettete nel buco più
grande l’olio, in quello medio l’aceto e alla fine la vaniglia.
Immediatamente dopo
versate sopra l’acqua, tutta insieme e mescolate energicamente in modo da
incorporare insieme tutto MOLTO velocemente.
Versate l’impasto in
uno stampo con la base larga (in origine il dolce doveva essere fatto in una
teglia quadrata) e infornatelo per 40 minuti circa.
L’interno deve essere
ancora un po’ umido, quindi non aspettate che lo stecchino esca proprio
asciutto asciutto!
Aspettate che diventi
tiepido poi per toglierlo dallo stampo.
Vi immaginate già
negli anni ’20 a mangiare questa torta? Magari ascoltando Bessie Smith che canta? Io si!!!!
Davvero perticolare, a sentirla raccontare questa ricetta sembra impossibile, ma mi sembra che ti sia venuta benissimo!!!
RispondiEliminaAnche io all'inizio ero un po' dubbiosa, ma poi mi è veramente piaciuta ^^
EliminaLa prossima volta la farò con dei pezzi di frutta dentro ^^
un racconto affascinante per una torta che sembra deliziosa
RispondiEliminaGrazie Laura!!!
EliminaNon conoscevo questa torta, la trovo squisita :)
RispondiEliminaGrazie mille Daniela!!
EliminaNon la conoscevo, sembra davvero deliziosa!
RispondiEliminaVeramente da provare! Questa mattina l'ho mangita pucciata nel latte...una goduriaaaaaaaa!
EliminaMolto interessante e particolare questa ricetta, deve essere deliziosa!
RispondiEliminaSi si, lo è ^^
Eliminagiu!!! ma che buona!! e molto gluten free...da provare!! baciii
RispondiEliminaOcchio che non è gluten free! C'è la farina normale!!
EliminaIntanto ti faccio tanti complimenti per il tuo blog che mi piace molto e che ora guarderò più approfonditamente.
RispondiEliminaPoi ti dico che la ricetta è davvero originale, strepitosa! Però ti devo chiedere un favore (onde evitare lamentele). Puoi mettere negli ingredienti il dolcificante alla stevia che hai usato e poi tra parentesi a quanto zucchero equivale? Ti ringrazio tanto. fammi sapere appena hai invertito! Baci!